Ti dedico ogni cosa

Non mi piace cadere nel banale ma alla fine, come si suol dire, tutti i nodi vengono al pettine. Hai scalpitato e fatto i salti mortali per impedirlo.. O forse no? Forse questo era proprio quello che volevi. Come fai a dire che il fatto che io sia a dieta ti infastidisca? Cosa vuol dire che ho apportato troppi cambiamenti caratteriali (che non hai  nemmeno saputo elencare però) e fisici? Se dimagrisco non possiamo più essere amiche? Dopo nove anni di grande affetto? Allora quando sei ingrassata o ti sei tagliata i capelli avrei dovuto dirti la stessa cosa? Mi sembra tanto un ragionamento da bambini. Mi avrai detto tutto quello che pensi, ma perché? Per ferirmi e per fare la santarellina, altrimenti avresti continuato con la tua recita da quattro soldi. Perché hai detto tutto quelle cattiverie? Perché, perché perché? Non pensavo che avresti mai potuto pensare cose simili su di me. Cristo tu mi chiamavi migliore amica! Migliore amica di ‘sti cazzi! Nonostante i bei momenti e le pelle esperienze fatte assieme sono sempre stata consapevole del tuo egocentrismo, m i hai sempre usata per sentirti migliore, ed io zitta a sopportare i taciti insulti per il tuo bene, mi ha sempre usata per apparire meglio davanti ai ragazzi, e ora non so dove tu abbia trovato il coraggio per accusare me di fare l’oca in palestra? Ohmmioddio, io? Che l’unico motivo che ho per dimagrire è diventare trasparente? Io che amo un ragazzo che da tre anni non fa altro che rendermi felice? Io che ho sempre detto che voglio sposarmelo? Io che non gli ho mai fatto le corna? O tu, che non sei mai stata fedele, tu che ti vesti come una prostituta, tu che non sai far altro che far uscire dalla tua bocca larga stupide frasi con doppi sensi? Tu che hai sempre provato a far colpo su amici di amici giusto per essere guardata? Quanto vorrei essere cattiva come te, quanto vorrei renderti nota la tua reputazione fra tutti, tutti quelli con cui hai passato un po’ di tempo. Forse dopo non usciresti più di casa. Ma non ce la faccio, perché penso che finalmente tu abbia raggiunto la tua serenità con questa relazione. Finalmente accetti te stessa, anzi forse ora hai il problema opposto, sei troppo piena di te, sminuisci gli altri non più per sentirti meglio ma semplicemente perché nessuno è alla tua altezza. Sono felice per te, mi spiace solo che tutto questo ti abbia portato a trattarmi peggio di un bastardo, peggio di un fazzoletto usato. Io non prego più nessuno, vuoi voltare pagina? Non farlo, strappala. Io non potrò nemmeno più pensare a te senza avere i tremori per l’ira. Io non posso più pensare a te, mi hai ferita nell’animo, tu avresti dovuto essere una delle persone più intime a me e invece hai solo calpestato i miei sentimenti e dimostrato che in realtà non te ne è mai fottuto una sega.

Ci ho messo due giorni per farti sputare tutto quello che pensavi e ti ringrazio. Sai perché? Perché in questi due giorni ho perso ancora peso. 43,7 Kg e te li dedico tutti cara la mia migliore amica, cara la mia peggior amica. Tu non sei mia amica, non sei amica di nessuno, non ne sei in grado.

43… Non suona magico? E’ come una sfera magica, di ossigeno fresco, di muri alti e invalicabili. Ora che l’ho toccato mi sento giù più forte, più sicura. Non sono scema io, non ho mica smesso di mangiare come leggo di tante altre. Mangio meno, sì, poco per alcuni, eppure sento che è quello che il mio corpo ha sempre desiderato. Ieri ho lavorato. Sì, durante la festa dell’unità d’Italia, proprio l’Italia era divisa tra beati personaggi a casa a dormire e poveri cristi al lavoro. Io ero una povera crista, ma non è stato così male e ho approfittato dell’azienda deserta per fare un po’ di step per le scale, su e giù per i 5 piani dell’edificio per una decina di minuti, in cui a ogni passo lasciavo scorrere via qualcosa di te.. Mi son scaldata ben bene!

E stamattina la bella notizia, era lì che lampeggiava sul piatto monitor della bilancia: 43,7. 43,7. 43,7. E’ stata la spinta ad affrontare una giornata difficile, in un posto che detesto per la gloria di una persona che detesto. E domattina non vedo l’ora di sudarti via in palestra.